La leggenda di Eco e Narciso – Da dove viene il termine Narcisismo.
Narciso ed Eco
Narciso era figlio del dio Cefiso e della ninfa Liriope. Era un bambino sano e crebbe senza problemi fino a diventare un giovane forte e prestante. La madre allora, decise di andare a chiedere consigli all’astrologo Tiresia in modo da proteggere la bellezza di Narciso. L’oracolo le confida che s’avanti a Narciso si estende una vita lunga conserverà la sua giovinezza intatta, ma solo e soltanto se egli non si guarderà mai in viso.
Narciso rimase proprio come aveva detto l’oracolo, bello e giovane, immutato negli anni. Le ninfe facevano a gara per attirare la sua attenzione ma lui non provava interesse, Preferiva divertirsi camminando per il bosco oppure andando a caccia.
Mentre era a caccia sul suo cavallo, sentì una voce irrompere nella profonda gola della montagna. Questa voce cantava e rideva, rendendosi interessante agli occhi del ragazzo e apparteneva ad una delle ninfe delle montagne, Eco.
Quando Narciso scoprì che Eco era una semplice ninfa il suo interesse scemò e continuò per la sua strada. Eco, d’altra parte, dopo aver visto Narciso in volto era terribilmente attratta da lui, così prese a seguirlo. L’amore per il giovane la consumò, tanto che il suo corpo non proiettava più la sua ombra. Distrutta si ritirò in una caverna dove spesso Narciso passava così aveva ancora occasione di spiarlo per quello che poteva. Iniziò a chiamarlo disperata ma Narciso non venne mai. Si consumò come una candela dimenticata accesa e di lei rimase solo la voce che risponde ai passanti ripetendo meccanicamente solo le ultime sillabe delle loro parole.
Gli dei furono commossi dalla devozione della fanciulla e decisero di punire Narciso per non aver avuto cuore nei suoi confronti. Narciso si lavava la faccia nel fiume quando l’acqua divenne ferma e i suoi occhi incontrarono una figura familiare. Come ipnotizzato Narciso si soffermò a guardarla per lungo tempo, pensando di non aver mai visto niente di così bello. Si allungò diverse volte per toccare la figura ma essa spariva nel tremolio dell’acqua. allora si sporse ancora di più per tentare di afferrare l’immagine riflessa e cadde nell’acqua venendone risucchiato. Il suo corpo si trasformò in un fiore dal colore giallo intenso che prese il suo stesso nome: Narciso.
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