Il mito di Atena e la creazione dell’Ulivo

L’albero che le valse la vittoria contro Poseidone.

Quando Noè  era disperato, circondato solo da acqua senza alcuna terra all’orizzone con un arca piena di animali, decide di mandare una colomba bianca in avanscoperta. Qusta ritorna con in bocca un rametto di ulivo  pre presagire la fine del diluvio.

Vi siete mai chiesti perchè l’ulivo viene definito l’abero della pace?

C’è una leggenda Greca legata al padre degli dei che racconta proprio le origini di questo secolare albero. Scopriamola insieme.

Quando Zeus, dio dell’Olimpo, era sposato con Metis gli fu predetto da Gea ed Urano che un giorno Metis gli avrebbe dato alla luce due figli, il secondo dei quali gli avrebbe rubato il trono. Così Zeus, per evitare che la profezia si avverasse dato che Metis era già incinta del primo figlio, decise di ingoiarla. Trascorse il tempo e Zeus superò la questione con tranquillità. Un giorno, però, iniziò ad avere delle violenti fitte alla testa, tanto potenti da spingerlo a chiedere ad Efesto di colpirlo sulla nuca con il suo martello.

Dopo molte insistenze, Efesto acconsentì a questa inusuale richiesta e dal cranio di Zeus uscì una grande nuvola. Al suo interno nella vi era una creatura vestita con un’armatura lucente, nella cui mano destra teneva un giavellotto: era Atena, la dea guerriera. La giovane Dea dimostrò sin da subito non solo di essere abile nella guerra, ma anche saggia ed accorta.

Era la personificazione della saggezza e della sapienza in tutti i campi delle scienze conosciute ed alle donne insegnò anche a  tessere, a tingere e a ricamare. Quando Atena chiese al padre di assegnarle una regione che le fosse consacrata, Poseidone si contrappose in quanto era in attesa già da tempo che Zeus assegnasse lui una regione: tra i due nacque una violenta disputa per il dominio dell’Attica.

Zeus proclamò una sfida tra i due in modo da lavarsene le mani. Questa sfida prevedeva che il vincintore fosse colui il quale avrebbe regalato alla città il dono più utile.

Quando la sfida iniziò alla presenza di tutti gli dei, Poseidone toccò con il suo tridente la terra e fece saltar fuori una nuova creatura che mai prima di allora si era vista, il cavallo, simbolo della forza bellica e del coraggio, che da quel momento popolò tutte le regioni della terra e divenne un grande aiuto per la vita dell’uomo;

Atena percosse il suolo roccioso con il suo magico giavellotto dal quale ebbe vita un bellissimo albero di olivo, simbolo della prosperità che nasce dalla pace. questo Arbusto aveva la capacità di illuminare la notte, medicava le ferite ed era una grande fonte di nutrimento.

Cecrope, arbitro della gara, decise di assegnare la vittoria ad Atena. Zeus allora rinominò la città di Attica in onore della sua protettrice, Atena.”

Da quel momento in grecia, questo albero veniva considerato sacro e chiunque fosse stato sorpreso a danneggiarlo in alcun modo, veniva punito con l’esilio.

Questa non è l’unica leggenda legata a questo albero. Ne esistono molteplici variazioni di questa stessa storia o addirittura altre completamente differenti. Io vi ho riportato questa perchè mi sembrava la meno conosciuta.

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