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Anna Bolena: Una vita scandalosa

Educazione di Anna Bolena

Anna Bolena nacque a Blickling Hall o castello di Hever tra il 1501-1507. La mancanza di un registro di nascite all’epoca, rende impossibile stabile con chiarezza l’esatta data, per questa stessa ragione si hanno forti dubbi persino su chi delle due sorelle fosse la maggiore. Figlia di sir Thomas Bolena e di lady Elizabeth Howard, vantava una dinastia prestigiosa in Inghilterra. Seppure di recente formazione da parte di padre, il ramo della madre annoverava tra i discendenti addirittura un figlio di re Edoardo I d’Inghilterra.

Trascorse i primi anni della sua vita con i fratelli George e Maria a Hever, nel Kent.

First meeting between Henry VIII and Anne Boleyn, 1879 (oil on canvas)

Il padre di Anna, Thomas Bolena possedeva una conoscenza delle lingue straniere molto ampia e questo, assieme al suo carisma e determinazione, riuscì a farlo entrare nelle grazie di Enrico VII d’Inghilterra per il quale svolse numerose trasferte diplomatiche all’estero.

Nel 1512 fu inviato presso la corte di Margherita D’Asburgo dove ottenne un incarico per sua figlia Anna che divenne la damigella d’onore della regina dove ricevette un’educazione ed istruzione tra le più complete e prestigiose.

In occasione del matrimonio di Maria Tudor, sorella di Enrico VIII, e del sovrano Luigi XII di Francia, Anna si trasferì per il volere del padre, presso la corte della regina Maria dove vi rimase fino al 1521. Ebbe modo di perfezionare il suo francese e imparare l’arte della musica e della poesia.

Secondo alcuni storici, Anna Bolena ebbe anche l’opportunità di imparare ben altro concesso alle signorine della sua età. Era risaputo che la corte Francese fosse un posto libertino dove lo stesso sovrano organizzava giochi al limite della decenza che spesso finivano in incontri romantici di ogni tipo.

Il ritorno in Inghilterra

Al ritorno in patria, Anna Bolena era una giovane donna a modo e desiderabile, con un’educazione ed uno stile così invidiati, che molte dame a corte iniziarono a imitarla.

Era stata richiamata dal padre perché doveva andare in sposa al cugino James Butler in modo da appianare una disputa che si era creata nel tempo per alcuni terreni di famiglia. Anna avrebbe portato come dote la contea di Ormond in modo da porre fine ad una qualsiasi guerra civile.

Il matrimonio però non avvenne mai. Sir Bolena decise che per sua figlia voleva qualcosa di più e di conseguenza avrebbe cercato di trovarle un marito molto più illustre e ricco. Questo non toglie che probabilmente il padre di Anna volesse la contea di Ormond tutta per sé e che quindi gli conveniva di gran lunga non dare in sposa la sua secondo genita.

Bolena riuscì a fa entrare Anna nelle grazie della regina Caterina d’Aragona, consorte del re di Inghilterra Enrico VIII. Questo fu considerato un miracolo, perché la sorella di Anna, Maria, fu richiamata in patria dopo aver avuto una relazione con il re Francesco I di Francia e numerosi altri cortigiani. La regina Caterina era molto cattolica e come riuscì a sopportare di avere nella sua cerchia la sorella di una svergognata è chiaro a pochi. Girava tra la corte francese e quella inglese la voce che Francesco I chiamasse Maria “la puledra inglese che lui e molti altri erano riusciti a cavalcare”.

Ovviamente per il bene della famiglia, Bolena doveva intervenire e mettere a tacere il più possibile queste voci, così costrinse Maria a sposarsi con un semplice cortigiano, William Carey. Da questo matrimonio ebbe due bambini ma nessuno seppe con certezza se fossero di Carey o del re stesso, con cui intraprendeva una relazione segreta al tempo.

Il re non riconobbe nessuno dei due bambini, nemmeno quello che portava il suo nome. Enrico ebbe molti figli illegittimi durante il suo regno ma gli riuscì di riconoscerne solo uno, Henry Fitzroy perché, secondo me, era stanco delle gravidanze interrotte di sua moglie Caterina e di non avere eredi al trono. Purtroppo il giovane erede al trono morì giovanissimo dopo un breve matrimonio che risultò, data la tenera età, senza eredi.

Anna Bolena alla corte Inglese:

Anna Bolena fece il suo ingresso a corte in pompa magna durante un ballo in maschera molto in voga al tempo.

Henry VIII & Anne Boleyn

Durante questa cerimoniale, era di uso comune che ogni invitato ricopriva un ruolo preciso.

Anna aveva il ruolo della Perseveranza vestita secondo il codice richiesto con un lungo abito bianco ornato di fili d’oro bellissimo. Dopo quel giorno, chiunque la riconosceva come la dama più elegante della corte di Enrico.

Inutile dire che, anche grazie all’educazione molto accurata che aveva ricevuto durante tutta la sua vita, Anna Bolena spiccava tra tutti e riuscì ad attirare l’attenzione di Henry Percy, con il quale si fidanzò segretamente.

Il padre di Henry però, considerata l’infinita distanza sociale tra i due, decise di chiedere aiuto al cardinale Thomas Wolsey, allora molto potente, per dividere i due giovani. Percey si difese facendo intendere che lui ed Anna avessero già consumato l’unione e che quindi ormai era legato alla fanciulla come se fossero già marito e moglie.

Allora Wolsey decise di spedire Anna via al castello paterno e Henry invece sposò Mary Talbot alla quale era promesso da molto tempo. Percey era innamorato perso di Anna e lo resterà fino alla fine, tanto che anche dieci anni dopo l’accaduto, cercherà di invalidare il proprio matrimonio nel vano tentativo di convolare a nozze con la giovane Bolena.

Altro innamorato della bella Anna era il poeta inglese Wyatt con il quale aveva condiviso gran parte della sua infanzia poiché erano vicini di castello. Il poeta scrisse innumerevoli sonetti dedicati alla fanciulla, tanto che ancora oggi si pensa i due avessero una relazione in pianta stabile prime che il re posasse i suoi occhi sulla fanciulla.

Il poeta si sposò nel 1520 con Elizabeth Brooke ma fu un matrimonio travagliato ed infelice tanto che Wyatt per disfarsene, accusò la moglie di adulterio.

Separatosi da quest’ultima, niente rimaneva tra lui e la donna che davvero amava, niente tranne il re di Inghilterra che nel frattempo stava iniziando a provare interesse per giovane Bolena.

Enrico VIII

Henry VIII & Anne Boleyn - detail from 'The Banquet of Henry VIII in York Place' (Whitehall Palace) (painted in 1832). The artist, James Stephanoff (1788-1874) was the son of a Russian stage designer who settled in London. Stephanoff became the official 'Historical Painter in Watercolors' to King William IV.

Anna era cresciuta nelle migliori corti del mondo, aveva visto donne diventare amanti ed essere lasciate a sé stesse poco dopo. Sapeva quanto i re potevano essere capricciosi, specialmente perchè sua sorella in Francia era diventata lo zimbello di tutto il regno dopo essere stata abbandonata prima da Francesco I e poi dallo stesso Enrico VIII. Così quando Re Enrico VIII tentò di convincerla a diventare la sua amante lei lo rifiutò.

Per un uomo abituato a ricevere tutto quello che voleva, questo deve essere stato uno schiaffo non indifferente. Immaginatevelo, prestante e bellissimo, tutto quello che una fanciulla possa desiderare. Gli bastava schioccare le dita per avere una dama diversa nel suo letto ogni notte.

E ora eccola lì, Anna, all’apparenza candida come una rosa bianca che non possiede nemmeno la metà del prestigio del sovrano che non solo si permette di rifiutarlo ma si mostra profondamente offesa dalle sue insinuazioni.

Anna, pur non essendo bella d’aspetto, era carismatica e davvero molto intelligente e aveva capito benissimo come giocare le sue carte. Doveva dare il re qualcosa per quale ossessionarsi senza rischiare troppo. Lei non puntava ai gioielli come contentino per essere la sua compagnia notturna, lei voleva la corona e la voleva sulla sua testa.

Non passò molto tempo che re Enrico diventi assolutamente infatuato della giovane. Lei dal canto suo cominciò a premere perché il sovrano arrivi da solo all’unica soluzione possibile per averla: il divorzio dalla regina Caterina d’Aragona con cui era sposato da quasi 24 anni.

Il corteggiamento durò sette lunghi anni e dalle lettere che si scambiarono, pare proprio che Anna Bolena fu l’unica donna che riuscì a non cadere nel tranello del re, tenendolo sulla corda finché non fu effettivamente sua moglie.

L’annullamento del matrimonio con Caterina d’Aragona

L’annullamento non fu per nulla facile. Caterina era una fervente cattolica e aveva sposato Enrico dopo la morte del suo primo marito, fratello dello stesso re, solo a seguito di una dispensa papale che aveva legalizzato il tutto. Il popolo amava la regina, era una donna di cuore e rappresentava tutto quello che una regina doveva essere. Nessuno appoggiava la scelta di Enrico di deporla tanto che a corte, i nobili iniziavano ad evitare Anna.

Wolsey, che era il fidato consigliere del re nonché cardinale, conosceva il potere che Anna esercitava sul re e quando questi lo depose dal suo incarico cercò in vano l’aiuto della giovane Bolena.

30 Unforeseen Facts About Anne Boleyn

Non ottenendo riscontro positivo, si alleò in segreto con la stessa regina che aveva tentato di deporre per far contento il re e assieme, chiesero al papa Clemente VII di allontanare la donna dalla corte del re con l’accusa di stregoneria.

Enrico lo scoprì ancora prima che potesse andare in porto il loro progetto e allontanò Wolsey dalla sua corte, confiscandogli tutte le sue proprietà che trasferì quasi per intero alla sua amata Bolena.

Il papa tentò di difendere il matrimonio di Enrico con la regina spagnola, ma il re era diventato così impaziente che alla fine fu costretto ad allontanare Caterina dalla corte inglese presso la quale aveva passato quasi tutta la sua vita.

Le sue stanze furono sgombrate e affidate alla futura sovrana e lei fu spogliata di tutto quello che aveva sempre conosciuto, prima di suo marito che aveva amato ciecamente e poi anche dei suoi averi ed onori di regina.

Dopo la morte di Wolsey, Anna divenne la persona più influente presso la corte inglese, era richiesta e temuta poiché aveva anche grande peso politico durante le udienze tenute dal re.

Purtroppo però del matrimonio ancora nessuna speranza.

Anna convince Enrico VII a distaccarsi dalla Chiesa Cattolica

Anna consigliò ad Enrico di non riconoscere il papa come autorità massima. Presentò al re alcuni scritti di William Tyndale, il quale proponeva di negara l’autorità del papa e sosteneva che solo il monarca dovesse guidare la Chiesa all’interno del suo stato.

1532 Thomas Cromwell, presentò in parlamento numerosi atti nei quali sottolineava l’inutilità delle numerose imposte chiamate decime richieste dal clero e disponeva che, dal momento in cui questi fossero entranti in vigore, le leggi ecclesiastiche future sarebbero state emesse dal re. Questo faceva di Enrico un uomo molto potente in Inghilterra che non aveva altro superiore all’infuori di sé stesso.

Anne Boleyn (via #spinpicks)Mentre Enrico era impegnato a combattere la chiesa, Anna sondava altri territori. Sfruttò i suoi numerosi anni passati in Francia per ottenere l’appoggio del paese francofono in modo da poterlo usare come ulteriore aiuto nella sua lotta per convolare finalmente a nozze con il re.

Bolena riuscì a organizzare una conferenza internazionale a Calais, nell’inverno del 1532, dove avrebbe permesso al re stesso di parlare con il sovrano francese e ottenere la sua approvazione.

Prima di partire per Calais, Enrico fece dono alla sua futura sposa del titolo di Marchesa di Pembroke, facendo di Anna non solo la donna più potente ma anche la più abbiente. La famiglia Bolena stessa, ottenne numerosi privilegi negli anni in cui Anna fu la favorita del re.

Per sua sorella, la cui reputazione ricordiamolo era praticamente inesistente, Anna fece in modo che il re le fornisse una rendita di 100 sterline annue e per suo nipote, si assicurò che ricevesse la miglior educazione possibile.

 

 

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