BANANA YOSHIMOTO

BIOGRAFIA

• Banana Yoshimoto è nata a Tokyo il 24 luglio 1964.  Si laureò al college delle arti della Nihon University con una specializzazione in letteratura. Durante quel periodo prese ad usare il suo pseudonimo, Banana.
• Banana è uno pseudonimo. Il suo vero nome è Mahoko Yoshimoto figlia di un famoso critico letterario e poeta giapponese degli anni Sessanta. Ha iniziato a scrivere romanzi nella pausa pranzo al golf-club per cui lavorava. La scelta di questo particolare nome potrebbe derivare da diverse cose: in primis la passione per i fiori rossi del Banano tanto che ne tiene un esemplare nel giardino di casa sua. la seconda ipotesi che sicuramente avrà favorito la decisione, è il fatto che Banana rimane uguale in quasi tutte le lingue. Se però vi trovaste a chiederlo alla stessa autrice, come è successo, lei vi risponderà che è stato scelto solo perché carino. Io lo trovo un nome molto ironico e androgino, che per i temi trattati dalla stessa scrittrice, va davvero a braccetto.
• Chi dice che il primo pancake viene sempre male, non ha mai letto Kitchen della Yoshimoto. È infatti il romanzo con cui esordisce nel lontano 1988 in tutto il mondo. Ho scritto una recensione su questo libro e di solito è il primo che consiglio a chiunque si voglia rapportare a questa autrice o alla scrittura giapponese in generale: Kitchen recensione. Il libro ha anche due rappresentazione cinematografiche una ambientata ad Hong Kong e l’altra in Giappone.
• Scontato oppure no, il suo libro preferito è “Cime tempestose” di Emily Brontë. Il libro che decanta i sentimenti più torpidi di un amore non corrisposto calza bene alla regina delle emozioni.
• Ha un debole per l’Italia e in particolare per i nostri registi tra cui nomi come: Dario Argento. Racconta che durante la sua adolescenza, si è sempre sentita pazza. Solo dopo aver visto uno dei film del regista, ha capito che c’era spazio anche per la sua di personalità ed ha potuto finalmente fare pace con sè stessa. Il suo film preferito è “Suspiria”. Dichiara la nostra Yoshimoto che senza questo film, probabilmente la solitudine non l’avrebbe mai abbandonata e alla fine avrebbe deciso di suicidarsi.
• Ha un piccolo zoo domestico: due cani, tre gatti, una tartaruga. Occupano la sua casa, e la sua vita.
• Sua sorella, Haruno Yoiko, è una famosa disegnatrice di manga. Forse è per questo che il suo metodo di scrittura, ricorda molto il linguaggio di quest’ultimi.
• Il padre ha scritto un saggio su di lei intitolato: “Yoshimoto Takaaki X Yoshimoto Banana”
• Adora la musica Rock come: “I Nirvana, Prefab Sprout, John Frusciante e Mike Oldfield”.
• Adora esplorare i meandri più reconditi dell’asia come il Taiwan e la Corea per mettersi in contatto con la vecchia cultura ormai quasi del tutto sparita.
• Contrariamente a quello che si può pensare, la Yoshimoto non ama particolarmente la natura. Quando ha dovuto scrivere della scena in “Another World” dove la protagonista lascia la montagna per recarsi in icttà, ammette di aver provato un po’ di difficoltà ad immedesimarsi nel suo personaggio, essendo lei un amante della civiltà.
• Sull’omosessualità in Giappone: Legalmente non è concessa ma in pratica si sono molte coppie omosessuali che trovano comunque il modo di fare da genitori. È davvero molto comune.
• Nel 2003 l’autrice diventa mamma di Manachinko, avuto dal marito Hiroyoshi Tahata