La cenere dei nostri peccati

– Capitolo Nove –

Scoppiai in lacrime e singhiozzi e le sue braccia mi accolsero cancellando ogni mio dubbio.

”La pagherà Nina. Mi stai ascoltando la pagherà cara” gli bagnai la camicia ma sembrò non interessarsene voleva solo tenermi stretta, impedendo a chiunque di avvicinarsi e farmi del male.

Passò una mano sotto la canotta per sbagliò ed io mi ricordai troppo tardi quello che avevano detto le sue domestiche. Lo allontanai pallida con lo stomaco che voleva eliminare l’alcool.

”Che Diavolo…” esclamò afferrandomi i polsi e girandomi per controllarmi la spalla.

”non farlo ti prego” fu inutile le sue mani strapparono la canotta da parte a parte e tutto il martirio di cicatrici e lividi gli si presentò lasciandolo sgomento.

”Quel figlio di…” si acquietò e messosi in piedi a grandi passi raggiunse la porta. Io mi fiondai tra le sue braccia gettandogli le mie al collo per non farlo muovere.

”non andare. Non mi lasciare, lo hanno fatto tutti non farlo anche tu. ” mi fermai poi presa dalla gelosia e dalla mia mente annebbiata dissi ” se c’è un altra donna non mi interessa. Non voglio saperlo ti prego però…resta” le sue difese crollarono e mi circondò come se al posto delle braccia avesse delle ali.

Crollò sulle ginocchia tenendomi stretta e disperato mi sussurrò ” se anche c’è stata un altra donna tu me l’hai fatta dimenticare perché ora non la ricordo.” mi baciò spassionatamente poi aggiunse.

”Perché sei scappata?” risi della sua domanda e gli risposi ” perché sapevo che mi avresti trovata” meravigliato mi accarezzò i capelli.

”E come lo sapevi? Come facevi ad esserne così sicura?” gli accarezzai il viso ”perché tra metà ci si trova sempre” e detto questo mi sollevò e mi portò a letto dove crollai al sicuro tra le sue braccia.