The Help

Dalla carta alla Pellicola.

Poche volte un film riesce a tenere testa al libro e vi assicuro che The Help non solo ha successo in questo, ma quasi quasi lo supera.

Il romanzo, scritto da  Kathryn Stockett, nel 2009 per ringraziare la sua domestica,  Ablene Cooper. La donna, evidentemente non molto contenta l’ha citata in tribunale per aver usato la sua persona senza chiederle il permesso.

Trama:

Jackson, Mississippi, anno 1963. È il periodo di Martin Luther King, delle leggi raziali e dell’assassinio di Kennedy. Un momento molto teso nella storia americana dove il sud è ancora imprigionato nella morsa dei bianchi e la gente di colore viene vista come un oggetto di cui nessuna casa che si rispetti può farne a meno.

È in questo clima che la storia prende forma. La nostra protagonista, Eugenia Phelan, detta Skeeter fresca di Università ritorna a casa dai suoi genitori, facoltosi proprietari terrieri per scoprire che la sua amata Constantine è andata via. Diversamente dalle sue coetanee, ormai sposate e dedite completamente alla famiglia, Skeeter si concentra sul piccolo lavoro che ottiene presso un quotidiano della città, cercando intanto di intraprendere un progetto editoriale con un’importante casa editrice di New York, nella quale l’influente Miss Stein è disposta a darle un appoggio migliore.

The Help and The Kids They Raise.

L’amore che Skeeter prova per Constantine è quello di una figlia a dimostrazione che i figli sono di chi li cresce e non di chi li fa. Si dannerà per scoprire quello che le è successo davvero perchè per lei, così come per noi, non ha alcun senso che l’abbia abandonata. Constantine amava Eugenia come se fosse carne della sua carne e non come una schiava che lavorava per la sua famiglia.

Così come Aibileen adora la piccola Mae Mobley ed è grazie a lei che si accorge di quanto potere hanno in realtà le domestiche. Essendo loro a crescere i figli dei bianchi, possono tirarli sù in modo tale che un giorno non odino l’altro solo perchè la legge glielo permette.

C’è una frase di Aibilee che mi ha sempre colpita e penso che si ancora molto attuale:

Miss Leefolt prende in braccio la piccolina non più di una volta al giorno. Miss Leefolt è stata molto depressa dopo il parto. L’ho visto succedere molte volte alle bambine che si mettono a fare bambini.

THE MOVIE AND THE BOOK:

L’adattamento riproduce pari passo il libro e i personaggi sono tutto quello che ci aspettavamo. Minny sicuramente è colei che ci ha fatto affezionare al romanzo e non poteva non farci amare la versione cinematografica.  Octavia Spencer è la reincarnazione di Minny Jackson con i suoi modi un po’ scontrosi e diffidenti che fa fatica a concedere fiducia alla sua eccentrica padrona, Celia Foote.

Il mio personaggio preferito ovviamente è Celia con il suo essere avanti rispetto al proprio tempo. Il fatto che  non riesce a capire come mai Minny si ostini così tanto a voler mantenere le distanze. Per lei non c’è nessuan differenza ed è grata a Minny per i consigli che elargisce. Il suo essere fragile mi ha fatto sentire molto vicina al suo personaggio. Celia infatti si sente molto fuori posto, venendo lei dai “Bassifondi”. Lei rappresenta il mondo come dovrebbe essere, dove nessuno ha bisogno di giustificarsi  per essere nato così com’è. La grinta che ci mette nel fare in modo che Minny le diventi amica è ammirevole e il modo in cui la difende da Hilly  è proprio quello di cui avevamo bisogno. Tutti meritiamo una Celia nella nostra vita.

Un romanzo che grida a piena voce contro il razzismo, che va oltre la legge e decanta l’amore per la giustizia quella vera. Un film che non potrete dimenticare, specialmente per la scena della torta di Minny. Un inno all’ugualianza, che denuncia l’ipocrisia della gente borghese che pretende di dire agli altri come devono o non devono pensare.

Celia Foote sarebbe dovuta essere diversa. Infati ad interpretarla inizialemente si era pensato a  Katy Perry. Fortunatamente per noi, La Perry era impegnata nella promozione del suo album, Teenage Dream e della cosa non se ne fece più nulla.

Nel film The Help è presente una libreria dal nome Avent & Clark Booksellers: il nome deriva da quello di Avent Clark, assistente alla produzione che ha collaborato al film

Le riprese sonoi state fatte a Greenwood, molto simile alla Jackson degli anni ’60, e a Greenville.

Il romanzo di Kathryn Stockett che ha dato origine al film The Help fu rifiutato ben 60 volte prima che un editore accettasse finalmente di pubblicarlo.

 

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