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[Recensione] “Musica” di Yukio Mishima

“Musica” di Yukio Mishima

TITOLO: Musica

AUTORE: Yukio Mishima

EDITORE: Universale Economica Feltrinelli

PAGINE: 205 Pagine

COSTO: 9,00 €

Trama: Alla porta del dottor Shiomi Kazunori, uno psicanalista, si presenta un’affascinante ragazza di nome Reiko, che lo informa di non riuscire a sentire la musica. Da qui si sviluppa un’intricata vicenda in cui i molteplici tentativi di risalire alla causa del problema (la musica è una metafora dell’orgasmo) vengono descritti con una suspence da romanzo giallo.

Essendo Musica il primo libro di Mishima che io abbia mai letto, non vi nascondo che mi sono ritrovata un po’ spiazzata dal linguaggio ricercato e le frequenti metafore. La più comune tra queste è l’uso della musica per parlare dell’orgasmo.

Reiko, studentessa figlia di una famiglia facoltosa giapponese, ripercorre con il dottor Shiomi Kazunori alcuni eventi traumatici della sua vita che l’hanno portata a non sentire più la musica.
Toccherà al nostro bravissimo terrapeuta sciogliere gli intricati racconti e le astute bugie della bella Reiko.
Credo che nel profondo, il nostro dottore abbia seriamente provato dei sentimenti per Reiko e il suo essere molto ambigua. Infatti per lui, diventa un ossessione scoprire la verità dietro le numerose bugie della studentessa.
Cosa che ho trovato molto interessante, è il modo di analizzare i sogni di Kazunori e di come lui sapesse esattamente cosa fosse vero e cosa no, quando Reiko glielo raccontava.
Tutto questo accompagnato dall’argomento del sesso che viaggia di pari passo con i problemi della protagonista facendo molte vittime.
La figura di Reiko somiglia quasi ad una Femme Fatale che prova piacere nel sedurre gli uomini piuttosto che lasciarsi consumare dalla passione che ne consegue.
E’ frigida, disturbata e calcolatrice. Ma in questo calderone di emozioni, si nasconde una fragilità che ti fa ricalcolare ogni tuo pensiero. Alla fine, poteva Reiko non uscire scheggiata date tutte le brutte cose che le sono capitate? Puoi davvero scagliare la prima pietra contro un passato che pesa quanto un macigno?
Sicuramente un libro che consiglio a chi non ha letto nulla sulla psicoanalisi. Apre nuove strade al pensiero, regalandoti un modo sconvolgente di interpretare sè stessi e gli altri.

 Mishima e la Seppuku

Una piccola parentesi che potrebbe farvi appassionare, se non al libro, sicuramente all’autore, è quella sulla sua morte. Mishima si è suicidato il 25 novembre 1970 dopo un discorso molto toccante  tenuto nell’ufficio del generale Mishita, che aveva precedentemente occupato, d’avanti all’esercito di quest’ultimo togliendosi la vita con la seppuku.
 «Dobbiamo morire per restituire al Giappone il suo vero volto! È bene avere così cara la vita da lasciare morire lo spirito? Che esercito è mai questo che non ha valori più nobili della vita? Ora testimonieremo l’esistenza di un valore superiore all’attaccamento alla vita. Questo valore non è la libertà! Non è la democrazia! È il Giappone! È il Giappone, il Paese della storia e delle tradizioni che amiamo. »

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Consiglio anche:
“Marguerite Yourcenar – Mishima o la visione del vuoto” nel caso voleste approfondire la storia di Mishima, questo potrebbe essere un buon libro.

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