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[Recensione] “Moll Flanders” di Daniel Defoe

“MOLL FLANDERS”

DANIEL DEFOE

 

TITOLO: Moll Flanders

AUTORE: Daniel Defoe

EDITORE: BUR Grandi Classici

PAGINE: 336 Pagine

COSTO: 6,90 €

Trama: Moll Flanders, nata nella prigione di Newgate, fu per dodici anni prostituta e altri dodici ladra, moglie del suo stesso fratello e di altri quattro uomini. Dopo essere scampata alla morte, viene deportata in Virginia, dove si risposerà con uno dei suoi ex-mariti e vivrà una vita agiata ed onesta, fino alla fine dei suoi giorni.

 

 

Dallo scrittore di Robinson Crusoe un altro grande classico da aggiungere alla vostra Must-Read List: Moll Flanders.

Io l’avrei chiamato: ” Una serie di sfortunati eventi e matrimoni”. La protagonista si presenta al lettore con il nome fittizio, di Moll Flanders. Il suo intento è quello di mettere in guardia le ingenue fanciulle, nella speranza di aiutarle ad affrontare il mondo.

Corre l’anno 1722 quando questo romanzo vede la luce del sole. Il periodo, per quanto illuminato, viene scosso violentemente. Defoe mette da parte la donna angelo e dipinge abilmente un personaggio femminile forte, capace di prendere la propria vita in mano e giocarsela al meglio. Moll Flanders è una donna a cui non serve un uomo. Qualsiasi cosa le venga tirato dietro, lei si rimbocca le maniche e reagisce.

Questo romanzo è un inno alla vita, alla voglia di migliorare le proprie condizioni. Tanto che alla fine, ti ritrovi sempre più simpatizzante verso questa donna sola ed in balia della volubilità degli uomini.

Che la novella sia picaresca, è evidente. Nel 700′ le donne sole, finivano in miseria o morivano di fame se non trovavano qualcuno che badasse a loro.

Moll Flanders manda questa regola per aria e si concentra sull’unica arma che possiede: la sua femminilità.

 

 

L’essere donna diventa un’arma; qualcosa da usare per imbrogliare gli imbroglioni e uscire da situazioni spiacevoli. La stessa eroina dice:

Le donne saranno pure svantaggiate, tuttavia qualsiasi cosa gli uomini possono farci, noi possiamo restituirglielo 100 volte peggio.

La nostra cara Moll, è in realtà ispirata ad una donna realmente esistita: Mary Frith in arte “Moll la tagliaborse”. Al contrario della nostra eroina, Mary non era di bell’aspetto. Si prostituiva, prediligeva vestiti prettamente maschili e fumava. Tutte cose che una donna rispettabile del XVII secolo non avrebbe mai pensato di fare. Molti dei personaggi ritratti nella novella sono probabilmente il frutto delle reali conoscenze incontrate da Defoe durante la sua carriera di giornalista.

La prigione di Newgate dove sia Mary che Moll soggiornano, appare così vivida agli occhi del lettore, per il semplice fatto che lo stesso autore ci ha soggiornato per quasi due anni. La vera Moll riuscirà ad uscirne pagando un ingente cauzione, ma morirà subito dopo di idropisia; la nostra Moll invece. Beh, quello è per voi da scoprire leggendolo, no?

Un romanzo che rigetta gli archetipi e soprattutto le convenzioni. Dove chiunque può uscire dalla sua zona sicura e rischiare. Un libro che ci invita a pensare: E’ immorale voler sopravvivere?

BIBLIOGRAFIA DI DANIEL DEFOE.

Trasposizioni Cinematografiche:

  • 1965 Le avventure amorose di Moll Flanders
  • 1970 trasposizione in fotoromanzo
  • 1974 adattamento televisivo in due parti della BBC
  • 1966 Moll Flanders: Robin Wright Penn (Moll) e Morgan Freeman (Hibble).
  • 1996 Fortune e sfortune di Moll Flanders:  Alex Kingston (Moll) e Daniel Craig(Jemmy).
  •  2007 Lucinda Rhodes-Flaherty (Moll) e Barry Humphries.

 

 

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