Titolo: Il Grande Mare dei Sagrassi

Titolo Originale: Wide Sagrasso Sea

Scrittrice: Jean Rhys

Editore: Penguin Classics; 5th or later Edition edizione

Edizione: 2000

Prezzo: 4,20 – 10 € circa.

Premetto che io l’ho letto in lingua, che la parlata negra non è per niente facile da decifrare, e che l’ho comprato così perchè mi costava molto meno! Vorrei dire quanto io abbia adorato questo Prequel di Jane Eyre.

L’ho trovato breve ma intenso, Jean Rhys è una vera maestra nello ricreare i personaggi che sono sicura, hanno tutti un posto particolare nel nostro cuore. specialmente Mr Rochester che è il mio Darcy da sempre.

Il libro è molto scorrevole, Antoinette che sarebbe la nostra malvagia Bertha, viene introdotta nella storia quasi in punta di piedi che si fa strada verso la maturità con una madre totalmente inesistente che vive e respira per il figlio malato Pierre.La pazie è una cosa che corre nel sangue, o almeno così si pensava a quei tempi infatti come ben sappiamo Bertha è la moglie pazza di Mr. Rochester ma cosa la spinge ad uscire fuori di testa?

Credo ce lo siamo chieste tutte quando l’abbiamo vista entrare in camera di Jane e strappare il velo a morsi. Se non ve lo siete chiesti, forse avete lo stesso problema di Bertha. Scherzo ovviamente <3

Comunque Bertha cresce nella povertà, figlia di un ex schiavista è abbandonata con la sua famiglia in una bellisima casa con pochi intimi, dove gli abitanti non si avvicinano per paura della magia nera. Ovviamente dopo l’atto di lberazione dalla schiavità, mi sembra logico che il mestiere della sua fimiglia non fosse ben visto e che quindi non nutrissero tutto questo amore verso di loro in Jamaica. Allora che succede, gli abitanti decidono di vendicarsi con loro facendo fuori prima il cavallo adorato dalla mamma di Bertha così da relegarle definitivamente entro i confini della loro tenuta finchè poi la madre non si risposa con un ricco possidente, Mr. Mason.

La nuova Mrs Mason tenta di dire più volte al marito che dovrebbero prendere tutto e andarsene da lì ma lui non le presta attenzione e anzi, ride delle sue paranoie. Ora, La madre di Antoinette sarà pure malata di mente, ma una cosa giusta l’aveva pensata e come sempre, ne pagano loro le conseguenze dopottutto Nietzsche lo diceva sempre:

E coloro che danzavano venivano chiamati pazzi da chi non poteva sentire la musica.

Pierre muore, inutile nasconderlo e questo segna terribilmente la madre che impazzisce del tutto. Antoinette viene chiusa nel colegio con le suore finchè il fratellastro, figlio di MR Mason ( lei non lo chiamerà mai papà) non la da in sposa ad un povero e febbricitante Mr. Rochester.

Io lo leggerei soltanto per vedere quanto dolce e tenero è lui all’inizio. Dico sul serio, un cuore puro che ovviamente si è sposato solo per i soldi, ma che sotto sotto è stato amaliato dalla bellezza di Bertha e che tenta in tutti i modi di renderla felice finchè non comprende che per tentare di salvare lei, avrebbe dovuto sacrificare la sua di felicità. Allora decide di lasciare tutto e di tornare in inghilterra senza che nessuno sappia mai niente e, come tutti sappiamo di rinchiudere la malata in soffitta.

Ora, ho volutamente tagliato fuori la ragione per la quale Bertha impazzisce. All’inizio quello che si manifesta durante il matrimonio, sembra solo una lieve depressione che la prende specialemente la sera quando si mette a letto. Infatti, durante il giorno Bertha è attiva, affascinante e piacente, tanto che con Mr Rochester, vanno in giro per la tenuta e rimangono sulla veranda finchè non cala il sole. un quadretto meraviglioso se non fosse che lui inizia a ricevere lettere che confermano i suoi dubbi sulla malattia mentale della moglie.

Questo aumenta non solo la distanza tra i due novelli sposini nel letto coniugale e nelle interazioni semplici, ma allontana anche Bertha dalla realtà che la circonda facendole seguire le orme di sua madre, quasi inesorabilmente.

A me Bertha ha fatto tanta tenerezza, alla fine non nasce come personaggio malato davvero, ma credo che il fatto di ritenerla tale o che comuqnue tutti si aspettassero che lei uscisse fuori di testa, abbia contribuito molto. Non ha avuto un infanzia facile, vedere poi sua madre che veniva abusata dai due tutori che l’avevano in cura è stato traumatico anche per me, figuriamoci per una ragazzina senza amici che viene indicata come la figlia di una pazza e non ha nessuno che le dica il contrario. Un po’ come Rapunzel, solo che lei viene salvata dalla torre alla fine.

Credo che questo sia il romanzo di riscatto per lei e una piccola punizione per l’insensibilità di Mr. Rochester anche se alla fine è stato imbrogliato e non gli si può nemmeno fare una colpa più di tanto.

«Soprattutto odiavo lei. Perché lei apparteneva a quella magia e a quell’incanto. Mi aveva lasciato assetato e tutta la mia vita sarebbe stata sete e desiderio di ciò che avevo perduto prima ancora di trovarlo.»

Forse è stato punito per aver amato un’ altra donna? Forse è stato punito per non aver amato fino in fondo? Io sono aperta a tutto fatemi sapere.

Ad ogni modo, la scena che più mi ha fatto sbellicare dalle risate, vuoi che ho letto Jane Eyre quindi sono prevenuta, vuoiche era esilarante di per sè, è stata quando lui parla con Christophine, la domestica che tuti evitavano perchè praticava magia nera e le dice: