[Recensione] Bridget Jones di Helen Fielding

TITOLO: Bridget Jones

AUTORE: Helen Fielding

EDITORE: Sonzogno

PAGINE: 322

COSTO: 17,80 € (Pagato 2,00€ Grazie di esistere Libraccio)

TRAMA: Bridget ha 32 anni e decide che è il momento giusto per prendere in mano la propria vita. Inizia a scrivere un diario che tiene sempre sul comodino e sul quale scrive di tutto, amore, sesso e uomini.

Esordisco dicendo: per la prima volta nella mia vita, il film è stato una benedizione per questo libro.

Se non lo avessi visto, probabilmente non aver portato a termine la lettura. Certo ci sono alcune cose che nell’adattamento cinematografico sono state riadattate oppure tolte completamente, la fine tra i genitori di Bridget, per esempio.

Io però, essendo un amante degli happy ending non ho gradito il racconto del personaggio della mamma di Bridget, Pam, così nudo e crudele. Specialmente per quanto odiosamente stupido fa sembrare le donne di famiglia. Ovviamente il racconto è di parte perché Bridget è single e ti narra le sue avventure dal suo punto di vista di zitellona. Sì, perché se a 30 anni non hai un ragazzo, non sei incinta o comunque non progetti di darti una mossa, per la società sei un prodotto che va ritirato dal mercato il prima possibile.

Lo stile diario è molto interessante tuttavia essendo abituata ad altro, dopo un po’ annoia e ti confonde. La storia è scritta benissimo e scorre. Ma le date e le informazioni sulle calorie interrompono leggermente la narrazione. Se come me non lo avete letto tutto d’un fiato, questo dettaglio ti fa perdere non poco.

La storia rimane divertente, incalzante anche se il personaggio di Darcy viene snobbato per quasi metà libro rendendomi davvero molto impaziente, perchè è il mio preferito. Daniel Cleaver invece la fa da padrone, diventando quasi un santo ad un certo punto. Non penso però se la sia bevuta nessuno. Infatti, quando arriva il colpo di scena, ce lo aspettiamo tutti e l’unica cosa che ti viene da dire è: Finalmente!

Bridget è una donna palesemente divisa tra l’ideale di donna moderna che vuol essere indipendente e trovare l’amore senza sacrificare sé stessa e quello che la società si aspetta da lei in quanto donna e cioè avere un marito e fare dei figli.

Tra le varie relazioni tossiche di tutto il romanzo un po’ ti viene voglia di lasciar perdere l’amore e non cagarlo più, davvero sono un’infinità gli adulteri tirate in ballo in quesot romanzo. E la cosa più odiosa è che ad uscirne male è sempre la donna anche se non è lei che tradisce. Perchè per una donna rifarsi una vita dopo un matrimonio è quasi impossibile. Questo mi rende molto triste.

L’altro argomento che mi ha fatto un po’ risentire è la fissazione di Bridget quasi psicotica sul suo peso. lo controlla di continuo, sà a memoria quante calorie ha un cibo e le varie differenze tra un oliva nera e una verde. Mi è rimasto impresso anche il fatto che, una volta che Bridget riesce a raggiungeer il suo peso forma, i suoi amici non la riconoscono più. Lei non è più felice e sembra più depressa di prima. Tutto questo a significare che Bridget ai suoi amici piaceva così com’è ed è una cosa bellissima.

La lotta interiore penso sia ancora molto attuale per il nostro tempo. Noi donne che vogliamo disperatamente essere tutto finiamo col accontentarci del niente ed essere infelici solo perché così le persone ci accetteranno. Ma la gente non smetterà mai di rompere, quindi scegliete la VOSTRA felicità e mandateli tutti a quel paese. Come ha fatto la nostra eroina.

Bridge non si accontenta ed è forse questo che l’ha resa famosa. Bridget rimane finché se la sente e dopo molla Daniel in pompa magna, tagliandolo fuori dalla sua vita completamente. Non tutte le donne hanno questo coraggio e vorrei che quando si leggesse o si guardasse Bridget Jones, la gente andasse oltre la patina satirica che lo circonda. Che non pensasse solo: AH GUARDA, FINALMENTE RACCONTANO DAL PUNTO DI VISTA DI UNA IN CARNE.

Mi piacerebbe tanto che penetrasse il messaggio principale di questo libro: noi donne stiamo bene anche da sole. Siamo inarrestabili e molte volte, troppo complesse per la mente di alcuni uomini. Non accontentatevi. Vi assicuro che a lungo andare non paga.

Detto questo: Qui è Bridget Jones per The Books Guardian, è tutto. A voi la linea.