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L’incendio di Notre-Dame è un crimine contro il mondo

L’incendio di Notre-Dame è un crimine contro il mondo

Ci hanno derubati e molti non se ne sono nemmeno accorti.

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Inizio dicendo che scrivere qualcosa si è rivelato davvero difficile. Non perché non sappia cosa dire, avrei così tanto da sputar fuori che non finirei più; piuttosto mi riesce complicato trasferire quello che sento su pagina perché è molto complesso.

Notre Dame de Paris è sempre stata il mio sogno. Sono cresciuta guardando il Gobbo di Notre Dame e sognando di scivolare come lui attraverso quelle mura. Per me Parigi non è mai stata La torre Eiffel. Per me l’intera Francia si riassumeva nel rosone di Notre Dame. Quella struttura marmorea che se ne stava lì e vegliava su Parigi quasi come una madre che si prende cura dei propri piccoli. Per me Notre Dame è sempre stata importante e vederla bruciare ha fatto morire qualcosa dentro di me.

Immagine correlataVedere la guglia cadere mi ha spezzata. In quei momenti non riuscivo a staccare gli occhi dalla Tv. Speravo in cuor mio di essermi addormentata e di stare facendo un incubo. Ma più sbattevo le palpebre più il fuoco cresceva. Allora ho tenuto lo sguardo fisso e le lacrime sono arrivate. Ho iniziato a singhiozzare perché mentre le fiamme mangiavano pezzo dopo pezzo Notre Dame, io mi sentivo derubata. E più le ore passavano più il furto diventava violenza.

Sì perché quando qualcosa di così grande muore, è uno stupro contro il mondo.

Sì uno stupro. Avete violato qualcosa di sacro ed intoccabile. Avete privato i posteri di una cosa inestimabile.

E no, non avete il diritto di scherzarci sopra. Lo so che voi non capite e quindi cercate di fare i colti, ma quando qualcosa di così bello muore è come se ti muore un fratello e non vorresti mai che qualcuno lo sminuisca.

Allora perchè non rispettare Notre Dame?

Avete idea di quello che è successo con quell’incendio?

9 Secoli di storia sono stati intaccati. È un danno così sproporzionato che è incalcolabile.

Se si venisse a scoprire che dietro tutto questo c’è la negligenza di una persona, non gli basterebbe tutta la sua vita e quella di tutti i suoi parenti dopo di lui per ripagare questo scempio.

Riuscite a capire ora cosa avete fatto? Comprendete perché la gente piange quando succedono queste cose?

E quando dite che non è morto nessuno, potete esserne certi? Non è la morte l’unica cosa alla quale non si può porre alcun rimedio? E c’è forse una soluzione a quello che è successo a Notre Dame?

Vi prego di tenere i vostri commenti ignoranti per voi stessi: noi non abbiamo bisogno di sentirli e voi non avete il diritto di farli.

La signora della Francia è stata messa in ginocchio e l’abbiamo tutti guardata impotenti e disperati esaurirsi come se fosse un semplice fiammifero di nessuna importanza.

Spero che da tutto questo venga qualcosa di bello, per quanto possibile. Mi ha rincuorato vedere tutti parlare di questa storia, mi sono sentita meno sola. È stato bello vedere giornalisti piangere mentre assistevano impotenti alla rovina. Il mondo si è stretto attorno a Notre Dame ed è stato un qualcosa che io pensavo sarebbe stato possibile.

Sapete con tutte le cose che raccontano del dilagare dell’ignoranza e della stupidità, pensavo che avrebbero tutti snobbato la faccenda. invece non è successo. Il mondo si è fermato, abbiamo trattenuto il fiato e forse, anche grazie a questo, siamo riusciti a salvare il salvabile.

Nonostante tutto, dopo tanto tempo, il mondo è ritornato ad essere uno solo. E per chi dice che è un grande perdita per i cattolici, lo pregherei di pensarci meglio. Perché danneggiare qualcosa di così importante è un danno per chi ha vissuto, per chi vive e per chi vivrà.

Detto questo vi lascio con una frase quasi profetica di Hugo:

«Senza dubbio è ancor oggi un maestoso e sublime edificio, la chiesa di Notre-Dame di Parigi. Ma, per quanto bella si sia conservata invecchiando, è difficile non sospirare, non indignarsi di fronte al degrado, alle incalcolabili mutilazioni che il tempo e gli uomini hanno inferto a questo venerabile monumento Sul volto di quella vecchia regina delle nostre cattedrali accanto a una ruga si trova sempre una cicatrice. Tempus edax, homo edacior. Che tradurrei volentieri: il tempo è cieco, l’uomo è stolto»

Victor Hugo – Notre Dame de Paris

 


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