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Alle donne che odiano altre donne. – Buon 8 Marzo 2019

Alle donne che odiano altre donne.

Smettetela di costruirvi con i pezzi delle altre.

 

Una cosa che ho constatato nei miei 23 anni di vita, è che l’amicizia tra due donna può essere di due tipi: indissolubile oppure terribilmente fragile. L’una non può esistere senza l’altra.

Sono quel tipo di persona che ha sempre avuto una migliore amica finché poi si è rotta le scatole di essere sempre tradita.

Per me l’amicizia è uno dei pilastri della mia vita, e chi mi è vicino lo sa che dono tutto il mio cuore. Il problema di noi drogati di amicizia è questo: ogni qualvolta qualcuno si allontana, il mondo ci crolla addosso.

È terribile quando poi un’altra persona vuole avvicinarsi, perché la ferita fa così male, che cerchiamo in tutti i modi di spingerla via.

Certo, questo meccanismo di difesa molte volte ci protegge, confinando fuori coloro che non hanno davvero intenzione di conoscerci. Tuttavia, anche quando le difese crollano e lasciamo quella persona speciale passare attraverso le nostre mura, ci sono altri 100 cancelli per lei da scavalcare.

Quando hai il vizio di regalare pezzi del tuo cuore, alla fine ne rimani quasi accorto e devi custodirli gelosamente per evitare di perderli tutti.

Di fregature, come già detto, ne ho avute tantissime; il momento però in cui mi sono detta “Basta”, lo ricordo benissimo.

Avevo 21 anni e avevo attraversato un periodo terribile. Roba da adolescente anche se io, avrei dovuto smettere di esserlo molto tempo fa.

A Casa mia era passato il peggiore uragano di sempre dopo che avevo abbandonato tutto andando a vivere di parente in parente. Poi ero rinsavita, avevo ritrovato il coraggio ed ero ritornata alla base, piegata ma ancora lì.

La luce iniziava a vedersi in fondo al tunnel. Avevo conosciuto l’amore della mia vita, avevo la mia migliore amica il cui ragazzo, era il migliore amico del mio. Uscivamo insieme, stavamo appiccicati tutto il tempo che potevamo. Avevamo sognato per anni una cosa del genere e finalmente si era presentata l’occasione.

Ora, non do la colpa alla terza parte, anche se è vero, quando si aggiunge una variabile nel status quo non è quasi mai una cosa positiva. Però avevo il cuore tenero e quindi, per aiutare questa terza persona, le offrii la possibilità di unirsi al nostro gruppo.

Una cosa tira l’altra, 10 anni di amicizia iniziano a sgretolarsi ad una velocità inaudita. Tutto quello che avevo ignorato oppure sorvolato, torna a colpirmi come una palla da basket dritta in faccia.

Qualcosa però cambia dentro di me.

Ormai non mi andava più di passarci sopra. Tutti quei commenti che prima reputavo essere religione, mi facevano terribilmente arrabbiare.

“Va beh, ma dagliela che ti importa? Mica puoi restare vergine per sempre?” – Per me è importante.

“Beh ma meglio darla a uno bono anche se non provi nulla” – Come il mio primo bacio, di cui ancora mi pento per colpa tua?

“Vabbè ma perché i ragazzi ti dovrebbero venire dietro scusa?” – Perché anche io valgo la pena.

“Eh ma di cosa deve essere geloso il tuo ragazzo scusa? Mica ti corre dietro qualcuno.” – E anche se fosse?

“Ne stai facendo una tragedia. Mi sono scopata tuo cugino, mica ho fatto qualcosa di male.” – Smettila di farmi sentire come se ci fosse qualcosa di sbagliato in me.

“Stai troppo appiccicata al tuo ragazzo. Guarda me, io so stare con gli altri quando usciamo. Tu non ti scrolli un secondo.” – È il mio primo amore, lasciamelo vivere come mi pare.

“Non ti vuole portare a conoscere sua madre? Si vergognerà di te.”  – Siamo insieme da poco, è normale.

“Ma guarda che sbagli, si fa così.” – Ne sei sicura?

“Non è come dici tu. Vuoi sempre avere ragione.” – Sarà come dici tu, allora.

“Beh? L’avete fatto? No?! Ancora? Mica la vuoi conservare fino al matrimonio.” – Forse.

“Dovresti sbloccarti un po’, sei troppo rigida con i ragazzi.” – Non tutti valgono la pena.

“Tua cugina ci ha invitati ad andare a casa del suo ragazzo. A te no? Oh, come mai?” – Dimmelo tu, siete tanto amiche.

“No mai io non ci vado al cinema con tua cugina perché non ti ha invitato.” “Il film era bellissimo, avresti dovuto esserci.” – Sì, mi sarebbe piaciuto tanto.

“Io e tua cugina siamo il binomio perfetto” – Ahia.

“Va beh era sposato, sapevo che se te lo avessi detto ne avresti fatto un dramma e non saresti più voluta uscirci. Io volevo stare con il suo amico.” – Non pensi alla donna che è a casa? Che sta aspettando il suo ritorno credendo a tutte le bugie che le sono state dette? Io ci penso. Io mi sento in colpa.

Queste parole si erano annidate nel mio cervello e mi facevano male.

Certe volte, per evitare di parlarne troppo con il mio di ragazzo, mi chiudevo in me stessa e la sera, quando tutti dormivano, domandavo a me stessa cosa ci fosse di sbagliato in me.

“Perché non potevo essere come lei?”

Lei che tutti i ragazzi volevano. Lei che era divertente. Lei che mia cugina invitava alle feste.

Lei che era sempre il centro dell’attenzione.

Alcune volte non lo fate a posta ad essere persone di merda. Siete fatti così e dovremmo capirlo noi che non andate bene. Pur di non rimanere soli, si fanno delle cose imperdonabili, come rimanere amiche con le persone sbagliate.

Questo genere di cose, pesano sulla psiche di una persona insicura. Criticarla costantemente, anche se voi pensate di saperne di più, non va bene. Perché poi questa stessa persona, quando le verrà detto che è bellissima, non ci crederà mai. Anzi, si ricorderà di tutte le cose cattive che le avete detto e anche del vostro: ” Eh ma sei permalosa, cosa ti avrò detto mai?”

Io riponevo tutta la mia fiducia in te. Credevo che non mi avresti mai fatto del male. E non lo hai fatto alla fine, hai fatto molto di peggio. Mi hai lasciata crollare su me stessa, sola e miserabile.

Inutile dirlo, sono scoppiata e l’ho fatto nella maniera più silenziosa possibile. Mi sono semplicemente dileguata. Lei ha dato la colpa al mio ragazzo. Diceva che io gli davo troppo retta.

Quello che lei non sapeva, era che l’unica cosa a tenermi ancora attaccata alla vita era proprio lui. Il suo essere sempre così gentile con me. Il suo preoccuparsi costantemente di quel mattone che avevo sul petto. Certo, non capiva una mazza di come aiutarmi, perché la depressione non è un qualcosa che puoi semplicemente spiegare. Eppure il solo fatto che mi considerasse perfetta e che si prendesse cura di tutte le mie crepe, era quello di cui avevo bisogno.

Mi accusava di essermi allontanata. Mi diceva che ero diventata fredda, che l’avevo usata per trovarmi il fidanzato. Che senza di lei non avrei mai trovato nessuno. Perché non ero nulla senza di lei.

Allora la lasciai andare, allentai la presa come si fa con una corda che ti sta scorticando la mano perché quello a cui ti sta aggrappando, non ti rende più felice. Non ne vale più la pena.

Liberarsi di queste persone, non è per nulla facile. Sono dei parassiti che si nutrono delle vostre insicurezze. Senza poter sminuirvi, non sono più felici.

Lei tentò in tutti i modi di avvinghiarsi a me. Parlò con mia madre, con mia nonna, con tutta la mia famiglia dicendo che io ero troppo infantile.

Era sempre colpa mia.

Alla fine, quando venni a sapere che si era scopata anche un altro membro della mia famiglia, decisi che non l’avrei più rivoluta indietro. Tentai di mettere in guardia il suo ragazzo, dato che eravamo amici, ma lui l’ha perdonata e quindi, ho lasciato perdere anche quello.

Ancora adesso, penso che nessuno mi abbia mai fatto male come lei.

L’unica cosa positiva di tutto ciò è che ho imparato a riconoscere di chi mi posso fidare. Adesso mi circondo solo di persone che mi fanno stare bene. Che mi possono amare come io amo loro. Gente che mi elogia, che mi sprona e che si prende cura di me. Persone meravigliose che ognuno di noi merita di avere nella propria vita.

Dopo questa rottura, non è stato facile tornare a fidarmi, ma quando l’ho fatto, ho ridato tutto il mio cuore. Ed è difficile descrivere, tutto quello che ho guadagnato. Ho riavuto me stessa. Ho in custodia un paio i cuori altrui che proteggo come se fossero il mio. Amo più di prima. E per questo penso di doverle essere infinitamente grata.

Alle donne che odiano altre donne: possiate tornare sui vostri passi e imparare che il mondo non gira tutto intorno al vostro fottuto narcisismo.

Quindi prometto, da questo giorno in onore delle donne e dell’infinto amore che siamo capaci di dare, ti lascio andare. Mi Libero del tuo pensiero e del rancore che provo nei tuoi confronti. Perché quello che tu hai perso, io l’ho guadagnato 100 volte tanto.

E onestamente? Tu hai perso qualcuno che ti amava d’avvero, io non ho perso nulla.

 

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